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“Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete nell’Evangelo” Marco 1:15
Ti sei mai chiesto perché abbiamo così tante notizie su Gesù e sulla sua vita? Per quale motivo così tante persone hanno voluto lasciare una testimonianza di quest’uomo che è vissuto e ha predicato per la maggior parte del tempo in Galilea, una regione piuttosto marginale, e che tragicamente è morto a Gerusalemme?
Evidentemente Gesù non fu una persona qualunque, ma disse parole e compì atti che non potevano essere dimenticati.
Marco è ritenuto il vangelo più antico e le prime parole che Gesù pronuncia sono proprio quelle scritte sopra. Prima di lui erano sorte tante figure di leader carismatici che avevano attirato un certo seguito, creando problemi alle autorità politiche. Forse tanti giudei sentendo le parole di Gesù pensavano che anche lui sarebbe stato tra questi, con un promettente inizio e una misera e tempestiva fine. Se però si considera che questo breve messaggio viene diffuso ancora oggi dopo più di due millenni e cambia radicalmente la vita di uomini e donne, giovani e anziani, malati e sani, evidentemente quei giudei si sbagliavano.
Gesù fu uomo in carne ed ossa, come quelli che vedi passare tutti i giorni accanto a te mentre vai a scuola o al lavoro. Ma c’è qualcosa in più. Qualcosa di straordinario, di una tale bellezza che dovrebbe essere scritto e gridato in ogni luogo sulla faccia della terra. Quel falegname di Galilea è risorto dalla morte! Puoi avere tutti i dubbi possibili ma se leggi le conclusioni dei vangeli vedrai che Gesù apparve a tante persone che raccontarono per tutta la vita questo straordinario miracolo.
Gesù dunque non è morto, ma vive. Non lo puoi vedere ma la sua presenza nel tuo cuore può essere talmente reale da sorprenderti. Non ignorarlo, dai ascolto a quell’uomo che tutti davano per spacciato ma che oggi vive. Si muove fra le strade di città e villaggi come faceva in Galilea e si vuole fermare anche con te.
Dio ti benedica e conosci Gesù!
Gianmarco