Tempo di lettura: 1 minuto/i
“Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è il Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e coricato in una mangiatoia” (Luca 2:11)
Si sta avvicinando il Natale, un periodo atteso da molti, c’è chi si fa i regali e chi mangia, e chi fa entrambe le cose. Il messaggio di questa festività, tralasciando le inesattezze storiche, è che la profezia di Isaia, capitolo 9 si è avverata concretamente. Il messaggio portato dall’angelo è molto particolare, perchè dice che il segno che servirà per capire tutto questo è che il bambino sarà avvolto in fasce. A questo punto io mi chiedo: “Perchè mai dovrebbe essere questo un segno? Non è tutta questa grande scoperta che un bambino è avvolto in fasce”. Andiamo poco dopo nello stesso verso e leggiamo: “coricato in una mangiatoia” questo si chè è un segno! Non è cosa comune trovare un bambino in una mangiatoia, sarebbe dovuto nascere in un ambiente domestico, in un ospedale, ma mai mi sarei aspettato in una mangiatoia tra gli animali e il buon odore di Dolce&Gabbana. Questo Salvatore, che è il Cristo e Signore, ci è stato dato e il segno non è stato eclatante, non ci sono stati fuochi d’artificio. I primi a trovarlo furono dei pastori e dei magi da oriente, nemmeno delle figure altolocate della società del tempo nè tantomeno le più eminenti figure religiose. Questo Cristo è riconosciuto dai semplici e da coloro che vogliono seguire questa “stella” come fecero i Magi. Questo è solo l’inizio dei segni che hanno accompagnato la venuta di Gesù tra di noi, Gesù ne ha fatti tanti altri di segni da riempire tutte le bibleoteche del mondo. E tu, questo Natale di che segno hai bisogno? Cosa deve fare Dio ancora per te, oltre ad aver fatto nascere per te il Salvatore, che è il Cristo, il Signore?
Dio ti benedica, e conosci Gesù! Simon