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“Quand’anche camminassi nella valle della dell’ombra della morte, io non temerei alcun male, perché tu sei con me..” Salmo 23:4.
La solitudine. Grandi poeti e romanzieri hanno trovato in questa condizione l’atmosfera adatta per comporre versi memorabili. I maggiori fra gli alpinisti conducono arrampicate in solitaria, aprendo vie dalle difficoltà fino a quel momento insormontabili. E’ forse un bisogno per l’uomo, quello di ritirarsi da tutto e da tutti per ritrovare se stesso?
E’ forse una necessità che nasce di fronte alle difficoltà della vita quotidiana, che spesso ci riserva eventi dolorosi e inaspettati? Vi possono essere svariate motivazioni, ma il fatto indiscutibile è che a volte desideriamo la solitudine mentre altre volte le temiamo.
Soprattutto la temiamo di fronte a eventi che ci colpiscono negativamente, quali malattie, perdite di cari, delusioni: non si sa più come risalire, come voltare pagina. Così come questa condizione è comune a tutti gli uomini così è uguale per tutti il messaggio di Dio.
Ci sono momenti in cui tutti si fanno da parte lasciandoci soli di fronte ad ostacoli o difficoltà: allora il nostro orgoglio ci spinge a credere in noi stessi, a concentrarci sulle nostre forze residue, a confidare nella nostra capacità di sopportazione. Dio non esenta nessuno: tutti prima o poi ci scontriamo con questi stati d’animo.
MA Dio non ci abbandona: quando sei solo con te stesso, con le tue inquietudini e paure, non illuderti che vincerai con le tue sole forze.
Dio vuole aiutarti perché ti conosce, fin nella tua intimità: Egli ti indica amorevolmente Gesù Cristo, che fu vero uomo come me e te ma anche vero Dio. Leggi nei vangeli della solitudine che Gesù patì nel giardino del Getsemani e constata quale fu la sua esperienza. Lui solo può capire quello che stai passando, apriti con Lui: se il tuo cuore è sincero, la tua richiesta non rimane nel vuoto. Gesù può e vuole aiutarti.
“Perciò molto volentieri mi vanterò delle mie debolezze, affinchè la potenza di Cristo riposi su di me.”
II Corinzi 12:9b
