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La donna che tu mi hai messa accanto, è lei che mi ha dato del frutto dell’albero, e io ne ho mangiato (Gen 3:12)
E’ vero, è sempre colpa delle donne, ma in questo modo Adamo non si prese la sua responsabilità di fronte a Dio, del suo peccato.
Come puoi vedere, il peccato non è per forza rapinare una banca o fare una strage di innocenti, in questo caso è stato semplicemente non ubbidire alla voce di Dio (il Signore aveva dato ad Adamo ed Eva un semplice comandamento: “non mangiare del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male”).
Osservando il testo da più da vicino, notiamo però che il peccato non era tanto la disubbidienza di Adamo quanto la sua mancanza di fede in Dio, nel perdonarlo.
Non ha detto: “Signore, perdonami ho sbagliato ho mangiato del frutto, sono colpevole”, ha dato la colpa ad Eva, sua moglie.
Ed ecco perché è tempo che tu non faccia più “l’Adamo”, prenditi la tua responsabilità di fronte a Dio, ammetti il tuo peccato e credi che Dio sia abbastanza buono da perdonarti.
La Bibbia dice che gli uomini “pur avendo conosciuto Dio, non l’hanno glorificato come Dio, né l’hanno ringraziato; ma si sono dati a vani ragionamenti e il loro cuore privo d’intelligenza si è ottenebrato” (Rom 1:21)
Non fare come Adamo, parla a Dio con l’espressione più sincera del tuo cuore.
“Poi venite, e discutiamo», dice il SIGNORE; «anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come la lana.” (Is 1:18)
Dio ti benedica
Simon