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La Bibbia ci riporta in parte quel che è successo: “Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai dodici. Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. Poi apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli;” (1 Corinzi 5:3-7)
Basandoci sulla Bibbia, possiamo dedurre che quando Gesù morì, discese nello Sheol (o Ades), il luogo dove vanno le anime dopo la morte.
In questo momento l’inferno non è abitato, perché le anime sono nello Sheol, il luogo dove le anime aspettano il giudizio di Dio. Il termine Sheol, nella Bibbia italiana, è stato tradotto con “soggiorno dei morti” : “Il SIGNORE fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire.” (1 Samuele 2:6)
Giona riporta quest’esperienza: “Io ho gridato al SIGNORE, dal fondo della mia angoscia, ed egli mi ha risposto; dalla profondità del soggiorno dei morti ho gridato e tu hai udito la mia voce” (Giona 2:2) la traduzione inglese dice “ he answered me; out of the belly of Sheol I cried, and you heard my voice.”
Al momento della Sua morte Gesù è sceso nello stesso luogo di Giona, infatti Egli stesso disse: “Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell’uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti” (Matteo 12:40)
L’apostolo Paolo scrisse: “Per questo è detto: «Salito in alto, egli ha portato con sé dei prigionieri e ha fatto dei doni agli uomini, Ora, questo «è salito» che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti più basse della terra».” (Efesini 4:8-9)
E Pietro: “Anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte quanto alla carne, ma reso vivente quanto allo spirito. E in esso andò anche a predicare agli spiriti trattenuti in carcere, che una volta furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava, al tempo di Noè, mentre si preparava l’arca” (1 Pietro 3:18-20)
Gesù è andato a “predicare” o per meglio dire, ad annunciare che tutto era compiuto, e che aveva sofferto ed era stato messo a morte come uomo, ma a differenza di ogni altro uomo… “Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e volle che egli si manifestasse” (Atti 10:40)
“(Davide) previde la risurrezione di Cristo e ne parlò dicendo che non sarebbe stato lasciato nel soggiorno dei morti, e che la sua carne non avrebbe subito la decomposizione. Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni. (Atti 2:31-32) ancora una volta, in inglese è tradotto con “he was not abandoned to Hades…”
E non solo, “ha spogliato i principati e le potenze, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce” (Colossesi 2:15)
Gesù, quando andò via dallo Sheol, prese le chiavi.
“Non temere, io sono il primo e l’ultimo, e il vivente. Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell’Ades.” (Apocalisse 1:17-18)
Ora che sai dov’è stato Gesù nei tre giorni dopo la Sua morte devi sapere però dov’’è ora, “Cristo Gesù è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi” (Romani 8:34)
Hai creduto che Gesù è il Signore e che Dio lo ha risuscitato dai morti, dallo Sheol, così che ha sconfitto la morte? “O morte, dov’è la tua vittoria? O morte, dov’è il tuo dardo?»”(1 Corinzi 15:55)
Dio ti benedica!